articolo estratto da "Migliore di Razza report"

 

A Biella ritorno al futuro per una razza antica

 
Il Cane da Pastore d’Oropa


Molte le persone presenti attorno al ring che si chiedevano: e questi che cosa sono? Ma gli stessi conduttori nel ring, guardandosi attorno, si chiedevano: ma noi cosa ci facciamo qui? I cani annusavano l’aria sospettosi, non abituati a tanta confusione, ma soprattutto non capivano quei loro compagni imbellettati, profumati e pronti allo show. Loro pensavano al gregge o alla mandria lasciata sola, libera di pascolare nella bruma invernale. Cani rustici, che non conoscono il guinzaglio, molti portati con un pezzo di corda, recuperata all’ultimo momento. Ma non hanno bisogno del guinzaglio, poiché sono loro che tengono il contatto con il conduttore e non viceversa - come mi dice Giorgio Maccheraldo presidente della sezione ovi-caprina di Biella - sono abituati liberi pronti ad intervenire al comando del pastore e a correre attorno al gregge per recuperare le pecore che sconfinano, imparano facilmente poiché il lavoro l’hanno nel sangue e oltre ad essere conduttori nati sono ottimi guardiani. Per la prima volta sono stati presentati a Biella in occasione dell’esposizione nazionale i Cani da pastore d’ Oropa, cosi li vorrebbe chiamare l’Associazione Amici Cani d’Oropa che si è recentemente costituita a Biella per la salvaguardia di questa razza da pastore italiana. E’ una popolazione presente in tutto l’arco alpino ed anche al di la del confine nella vicina Savoia e in Svizzera. Sono cani usati dai pastori per la conduzione del gregge ed anche delle mandrie bovine. Sono stati selezionati da secoli per il lavoro e per le loro capacità di conduttori. L’aspetto morfologico per i pastori è meno importante, l’obiettivo principale di selezione è il lavoro, anche se nella popolazione è identificabile un tipo comune pur con la dovuta variabilità di una popolazione rurale. Nel Nord Italia, durante i secoli scorsi particolare importanza ha avuto l’industria della lana con uno sviluppo notevole nelle province di Biella e di Bergamo. Parallelamente in queste due province si è sviluppata una fiorente pastorizia con greggi numerosi e con razze di pecore proprie come la Biellese e la Bergamasca, razze giganti molto simili tra loro, ma con un’etnografia propria. Biella ha dato il nome anche ad una razza di bovini: la Pezzata Rossa d’Oropa. Il cane, oggi come un tempo, è indispensabile al pastore, ed è plausibile pertanto pensare che come Bergamo ha dato origine al Cane da Pastore Bergamasco, Biella abbia dato origine al Pastore d’Oropa. Sono cani di media taglia (circa 60 cm al garrese), con mantello a pelo abbastanza duro, di lunghezza variabile, ma in genere piuttosto corto, di colore spesso merle su base grigia o tricolore, ma anche di mantello unicolore. Il tronco è piuttosto raccolto, il posteriore ha doppi speroni, la coda spesso è corta o manca già dalla nascita. Salvaguardare le razze autoctone e la biodiversità animale è doveroso per non perdere un patrimonio che è stato selezionato nei secoli. In questa prima fase l’Associazione sta conducendo un censimento della popolazione e rilevando le caratteristiche di razza in modo da poterla meglio definire e stendere uno standard.

 

L.G.C.